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RADICI 

La radice

 è l'organo della pianta specializzato nell'assorbimento di acqua

e sali minerali dal terreno, fondamentali per la vita delle piante.

Ha anche funzioni principali di ancoraggio e di produzione di ormoni che segnano il forte legame tra lo sviluppo della radice e lo sviluppo del germoglio.

Le radici sono quella parte della pianta che non si vede , quella che cresce e si sviluppa sotto terra , nell'oscurità del grembo primordiale. Le radici di una pianta  le permettono di nutrirsi e crescere ,

di essere ben radicata e salda al suolo ,

di resistere alle intemperie . 

Interessante riflettere sull'attitudine del seme ,

che diventa germoglio e sul suo coraggio .

Tratto dai tarocchi zen di Osho , la carta chiamata Il Coraggio:  

Il seme non può sapere cosa accadrà, il seme non ha mai conosciuto il fiore.

Il seme non può neppure credere di avere la potenzialità di diventare un fiore meraviglioso.

Il viaggio è lungo, ed è sempre più sicuro non affrontarlo mai poiché il sentiero è sconosciuto e nulla è garantito. I rischi lungo il cammino sono infiniti, i trabocchetti in cui cadere moltissimi e il seme è al sicuro, nascosto all'interno del suo duro involucro. Ma il seme compie degli sforzi, fa tentativi; lascia cadere il rigido guscio che rappresenta la sua sicurezza, inizia a muoversi. E subito inizia la lotta: la battaglia col terreno, con le pietre e le rocce, il seme era duro, il germoglio sarà estremamente fragile e i pericoli saranno immensi.

Per il seme non c'era pericolo, avrebbe potuto sopravvivere millenni, mentre per il germoglio i pericoli sono infiniti.

Ma egli si lancia verso l'ignoto, verso il sole, la fonte di luce, senza sapere dove andare, senza sapere il perché. Pesante è la croce da portare, ma un sogno possiede il seme ed egli va avanti. Il sentiero dell'uomo è simile, è arduo e richiede molto coraggio.La magia delle radici ha origini antiche. Si pensava che le radici con proprietà magiche si trovassero nei luoghi ove era rappresentato il mondo sotterraneo, e che fossero mediatrici tra la vita e la morte.

 

 

La Mandragora 

non commestibile ! 

Pianta di spicco tra le erbe magiche la mandragora (Mandragora officinarum o Mandragora autumnalis) è presente nella tradizione esoterica ovunque e da sempre . Sui poteri di questa pianta e sulla sua storia si potrebbe scrivere un intero libro , quindi cercherò di sintetizzare aggiungendo a fine post qualche link per chi volesse approfondire .

Nell’Europa medievale, alla mandragora furono attribuiti numerosi epiteti, per esempio “mela di Satana”, “testicoli di Satana”, “mela dello stolto” e “mela dell’amore”. Per i Germani era nota come Drachenpuppe, “pupazzo-dragone”, e Galgenmännlein, “piccolo uomo delle forche”, mentre in Islanda come thjofarot, “radice dei ladri”. Altre denominazioni ricordavano l’effetto narcotico e le streghe. Una delle caratteristiche della mandragora che suscitò la fantasia degli antichi fu la somiglianza della sua radice con la figura umana. Sembra che sia stato Pitagora uno dei primi a descrivere la radice come antropomorfa. E come per tutte le piante magiche, estirparla era pericoloso. Occorreva seguire un preciso rituale e rispettare certe precauzioni. 
L' aspetto antropomorfo di questa pianta appunto , secondo una leggenda è derivato dalla sua appartenenza al regno animale e vegetale insieme. La forma della radice, che in alcuni esemplari è completa di protuberanze che ricordano i genitali maschili, ha fatto sì che la Mandragora venga considerata afrodisiaca. Questa pianta ha tantissime proprietà curative, può scacciare i demoni, ed ha sempre avuto una valenza ambigua, in quanto, pur essendo vero che la sua radice posta sotto il letto di un malato ne guarisce il corpo e l'anima, essa può, nello stesso tempo, portare a perdizione; può donare un sonno ristoratore, ma provoca anche pazzia; può uccidere, ma è anche un rimedio contro il veleno......rafforza le nostre visioni personali fornendoci l' impeto per manifestarle . E' forse per questo che fa paura a molti ? Va adoperata con cautela poichè ci rende più consapevoli e sensibili ai mondi sottili.


USO :

La mandragora va trattata e usata con rispetto e attenzione , non è commestibile , come usare una pianta così potente ? 
Questa pianta magica può essere usata in ogni rito di passaggio , morte compresa . Di fatto , qualsiasi pianta così legata alla morte è anche considerata un erba capace di aumentare il potere sessuale . 
L' aspetto più romantico di questa potente erba è la tradizione di usarla per sigillare l'unione di una coppia . 
La mandragora può essere polverizzata e bruciata come incenso , ne basta pochissima , non è la quantità a fare la differenza ... può essere messa sotto al letto , usate la vostra immaginazione , un solo pezzettino di questa radice risulta essere un potente amuleto . 
La mandragora intensificherà la magia in ogni situazione ; simbolicamente rappresenta il primo passo che chi cerca compie verso ciò che non conosce . La mandragora è adatta per aumentare i poteri psichici , può essere usata per ungere le candele impiegate nei rituali o per la creazione di oli ed è di natura un potente talismano . È una delle piante delle Streghe, le sacerdotesse dell’antico Egitto la adoperavano durante la grande festa della dea Hator. È chiamata ‘Pianta Sacra e Maestra’, ‘Chiave d’Accesso’ agli stati di trance per gli antichi maghi iniziati . Si sostiene che se la radice raccolta, purificata e resa il più possibile simile all'uomo verrà abbigliata, vezzeggiata, accudita, le verranno offerti pasti più volte al giorno e verrà ubicata in una degna collocazione, essa procurerà felicità, ricchezze e salute, scaccerà le forze negative, aiuterà a ritrovare gli ori nascosti e sarà una cura per tutti i mali.

La Curcuma prodigiosa 

COMMESTIBILISSIMA 

 

Tra le molte spezie presenti oggi sulle tavole, certamente la curcuma

(curcuma per antonomasia o zafferano delle indie o più raramente turmerico) è una delle meno conosciute sebbene sia l’ingrediente principale del curry conferendogli il colore giallastro. Si tratta di una spezia utilizzata soprattutto dalle popolazioni orientali, indiane in particolare.

Il suo impiego risale a circa sei millenni fa, ad opera di monaci buddisti che la impiegavano come spezia, ma anche come colorante, cosmetico o rimedio medico naturale,  la medicina ayurvedica la contempla tra le piante curative, dati i numerosi benefici che apporta.
Originaria dell’Asia sud-orientale e largamente impiegata come spezia soprattutto nella cucina indiana, questa radice è un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o arancione, fortemente aromatico . 
La Curcuma è un’antica spezia, Marco Polo, raccontando i suoi viaggi in Cina, descrive la Curcuma nel 13° secolo: “Vi è anche un vegetale, che ha tutte le proprietà del vero zafferano, così come il colore, ma che non è vero zafferano; è tenuta in grande considerazione, ed è un ingrediente in tutti i loro piatti”.

I pastori Nepalesi cucinano il loro riso con la curcuma e prima di portare il bestiame al pascolo è con la pasta di curcuma che si fanno un segno tra le sopracciglia che assicurerà loro benedizioni , successo e protezione tra i passi della montagna e se è favorevole per i nepalesi , lo è per noi ! 
L' uso della curcuma è raccomandato per accompagnarci e proteggerci durante un cammino arduo .

tratto da - la maga delle spezie - 

 "Il giorno della curcuma, invece, è la domenica, quando la luce gocciola burrosa nei barattoli di latta che se ne imbevono fino a splendere." Mi avvicino a lei e sento subito l'odore della curcuma, anche se mi ci vuole un attimo prima che il cervello ne registri l'aroma sottile, lievemente amaro come quello della pelle e quasi altrettanto familiare. Tilo mi invita ad accarezzarne la superficie con la mano: "Lascia che la polvere gialla ti infarini il palmo e i polpastrelli: è polvere d'ala di farfalla." Poi anche lei fa scivolare il palmo della mano sulla superficie serica della spezia e l'avvicina al volto, strofinandosi le gote, la fronte e il mento. "Per millenni prima dell'inizio della storia, le spose - e le fanciulle che aspiravano a maritarsi - hanno fatto lo stesso. È la spezia della bellezza, più soffice del raso. Se la tengo tra le mani, la curcuma mi parla, con una voce di crepuscolo che riecheggia l'inizio dei tempi. La curcuma, chiamata anche halud, giallo, il colore dell'alba e dello squillo delle conchiglie suonate sul far del giorno. La curcuma capace di conservare, di mantenere sano il cibo in una terra di calore soffocante e di fame. La curcuma, spezia della fortuna, spalmata sulla fronte dei neonati in segno di buon auspicio e strofinata lungo gli orli dei sari nuziali".

Lo Zenzero 

Commestibile 

Lo zenzero,  "Zingiber officinale" , è una pianta tuberosa originaria dell'estremo oriente.Dello zenzero si usa principalmente la radice aromatica e la sua polvere essiccata che, oltre ad avere delle proprietà curative per l'organismo, è protagonista di numerose ricette, grazie al suo gusto caratteristico e il profumo intenso . Grazie ai suoi principi attivi, lo zenzero è stato coltivato come erba medicinale fin da tempi antichissimi.Raccomandato dal medico greco Dioscoride nel I secolo D.C. per il benessere dello stomaco e come antidoto contro i veleni, nella medicina ayurvedica, lo zenzero è conosciuto come "Vishwabhesaj", ovvero “medicina universale” ed è presente, così come nella medicina tradizionale cinese, in quasi metà delle prescrizioni.Anche la storia magica di questa pianta è strettamente legata al tema della salute , possiamo piantarlo nel nostro giardino , lo stato di salute della pianta rispecchierà il nostro , come un vero e proprio barometro botanico . Un altro uso efficace dello zenzero è adoperarne un pezzettino secco nella creazione di un amuleto o di una borsa di medicina che promuova la buona salute .

Lo zenzero si usa per assicurare protezione al corpo fisico .

 

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